Emmy 2016: tutti i vincitori

Emmy 2016: tutti i vincitori

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Nel corso della cerimonia di premiazione, condotta da Jimmy Kimmel e cadenzata da momenti di impegno sociale e satira politica (con ricorrenti critiche alla politica di Donald Trump), sono stati annunciati i vincitori della 68esima edizione dei Primetime Emmy Awards, dedicati alle migliori produzioni televisive statunitensi.

E anche quest’anno tra le serie TV a farla da padrone è Il Trono di Spade, che vince per il secondo anno consecutivo come miglior serie drammatica, aggiudicandosi anche i premi per la miglior regia e miglior sceneggiatura. Sbaragliando una concorrenza agguerrita (tra i candidati figuravano show sempre di grande successo come Downton Abbey, Homeland e House of Cards), la serie aggiunge quindi tali riconoscimenti ai 9 Creative Awards (ovvero i premi tecnici e/o di minor rilievo assegnati come di consueto in precedenza), bissando il trionfo dello scorso anno aggiudicandosi nuovamente ben 12 statuette (il più alto risultato ottenuto in un’edizione): così, con un totale di 38 statuette accumulate nel corso delle 6 stagioni fino ad ora trasmesse, l’epica serie HBO tratta dal ciclo di romanzi di George R. R. Martin batte quindi di una statuetta il record finora detenuto dalla celebre sitcom Frasier, divenendo così la serie in primetime più premiata agli Emmy di tutti i tempi (senza considerare Saturday Night Live, che è però un variety sketch in onda peraltro da oltre 40 anni). Tra i premiati per le serie drammatiche anche Tatiana Maslany, che per la gioia dei numerosi fan vince finalmente la sua prima statuetta come migliore attrice per l’interpretazione dei numerosi cloni in Orphan Black, mentre ad ottenere il premio come miglior attore è Rami Malek, giovane protagonista di Mr. Robot che prevale quindi sul premio Oscar Kevin Spacey, incredibilmente non ancora premiato agli Emmy per l’ormai mitico ruolo di Frank Underwood nel grande successo Netflix House of Cards. Nella stessa sezione, a vincere come miglior attore e attrice non protagonisti sono rispettivamente Ben Mendelsohn per Bloodline e nuovamente Maggie Smith per Downton Abbey, entrambi assenti alla cerimonia; per l’interprete dell’apprezzata serie Netflix è la prima vittoria dopo la candidatura andata a vuoto dello scorso anno, mentre per la grande attrice inglese due volte premio Oscar è invece il quarto riconoscimento, tre dei quali ottenuti proprio per il suo ruolo nella fortunata serie britannica creata da Julian Fellowes, recentemente conclusasi alla sesta stagione.

Altro grande vincitore di questa edizione è invece Il Caso O. J. Simpson, che invece trionfa nelle categorie dedicate alle miniserie: oltre ai 4 Creative Emmy precedentemente ricevuti, l’acclamata prima stagione della nuova serie antologica FX American Crime Story conquista infatti altri 5 riconoscimenti di rilievo, ovvero miglior miniserie, miglior sceneggiatura, miglior attrice a Sarah Paulson, miglior attore a Courney B. Vance (che prevale sul co-protagonista Cuba Gooding, Jr.) e miglior attore non protagonista a Sterling K. Brown (che invece ha la meglio sui quotati John Travolta e David Schwimmer, anch’essi candidati nella medesima categoria per i rispettivi ruoli nella serie che ricostruisce il controverso processo al celebre giocatore di football). Nella medesima sezione, l’Emmy per la miglior regia di una miniserie o un film televisivo è andato poi a Susanne Bier per The Night Manager (apprezzata produzione inglese tratta dal romanzo di John le Carré), mentre a vincere come miglior attrice non protagonista è nuovamente Regina King per il suo ruolo nella seconda stagione della serie antologica American Crime. Ad aggiudicarsi il premio come miglior film per la televisione è invece L’Abominevole Sposa, episodio speciale della fortunata serie britannica Sherlock con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman.

Per quanto riguarda invece i vincitori nelle categorie comedy, a trionfare è nuovamente Veep, che anche quest’anno ottiene due riconoscimenti come miglior serie commedia e miglior attrice alla protagonista Julia-Louis Dreyfus: con quest’ultima vittoria, l’interprete di Selina Meyer nell’amatissima serie HBO ottiene il suo sesto premio (di cui cinque consecutivi), eguagliando così il record di Mary Tyler Moore e Candice Bergen. Doppietta di premi importanti anche per Transparent, che si aggiudica infatti le statuette per miglior regia e miglior attore all’eccellente protagonista Jeffrey Tambor, alla sua seconda vittoria consecutiva per il suo ruolo nell’acclamata serie targata Amazon Studios. E se Master of None ottiene un unico ma rilevante riconoscimento per la migliore sceneggiatura, Kate McKinnon si aggiudica invece il suo primo Emmy come miglior attrice non protagonista per la sua partecipazione al variety sketch Saturday Night Live, mentre la novità targata FX Baskets (creata da Zack Galifianakis e Louis C.K.) concretizza in statuetta la sua unica candidatura per il miglior attore non protagonista a Louie Anderson (già vincitore di due premi per show in daytime). Nessun premio quest’anno per alcune serie sempre quotate come Fargo, Luther, Black-ish, Silicon Valley, la succitata House of Cards e la già premiatissima Modern Family (che a sorpresa resta infatti per la prima volta a mani vuote), ma anche per apprezzati film per la televisione tra cui due notevoli produzioni HBO come Confirmation con Kerry Washington e All the Way con Bryan Cranston.

Di seguito, ecco quindi tutti i candidati e i vincitori (in grassetto) dei Primetime Emmy Awards 2016:

MIGLIOR SERIE DRAMMATICA

  • Il Trono di Spade (HBO)
  • The Americans (FX Networks)
  • Better Call Saul (AMC)
  • Downton Abbey (PBS)
  • Homeland – Caccia alla Spia (Showtime)
  • House of Cards – Gli Intrighi del Potere (Netflix)
  • Mr. Robot (USA Network)

MIGLIOR SERIE COMMEDIA

  • Veep – Vicepresidente Incompetente (HBO)
  • Black-ish (ABC)
  • Master Of None (Netflix)
  • Modern Family (ABC)
  • Silicon Valley (HBO)
  • Transparent (Amazon)
  • Unbreakable Kimmy Schmidt (Netflix)

MIGLIOR MINISERIE

  • Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story (FX Networks)
  • American Crime (ABC)
  • Fargo (FX Networks)
  • The Night Manager (AMC)
  • Roots (History)

MIGLIOR FILM PER LA TELEVISIONE

  • Sherlock: L’Abominevole Sposa (Masterpiece) (PBS)
  • All The Way (HBO)
  • Confirmation (HBO)
  • Luther (BBC America)
  • A Very Murray Christmas (Netflix)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Rami Malek, “Mr. Robot”
  • Matthew Rhys, “The Americans”
  • Bob Odenkirk, “Better Call Saul”
  • Kyle Chandler, “Bloodline”
  • Kevin Spacey, “House of Cards – Gli Intrighi del Potere”
  • Liev Schreiber, “Ray Donovan”

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA

  • Jeffrey Tambor, “Transparent”
  • Anthony Anderson, “Black-ish”
  • Will Forte, “The Last Man on Earth”
  • Aziz Ansari, “Master of None”
  • William H. Macy, “Shameless”
  • Thomas Middleditch, “Silicon Valley”

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O IN UN FILM PER LA TELEVISIONE

  • Courtney B. Vance, “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • Bryan Cranston, “All the Way”
  • Idris Elba, “Luther”
  • Tom Hiddleston, “The Night Manager”
  • Cuba Gooding, Jr., “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • Benedict Cumberbatch, “Sherlock: L’Abominevole Sposa”

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Tatiana Maslany, “Orphan Black”
  • Keri Russell, “The Americans”
  • Taraji P. Henson, “Empire”
  • Claire Danes, “Homeland – Caccia alla Spia”
  • Robin Wright, “House of Cards – Gli Intrighi del Potere”
  • Viola Davis, “Le Regole del Delitto Perfetto”

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA

  • Julia Louis-Dreyfus, “Veep – Vicepresidente Incompetente”
  • Tracee Ellis Ross, “Black-ish”
  • Laurie Metcalf, “Getting On”
  • Lily Tomlin, “Grace and Frankie”
  • Amy Schumer, “Inside Amy Schumer”
  • Ellie Kemper, “Unbreakable Kimmy Schmidt”

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O IN UN FILM PER LA TELEVISIONE

  • Sarah Paulson, “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • Felicity Huffman, “American Crime”
  • Lili Taylor, “American Crime”
  • Kerry Washington, “Confirmation”
  • Kirsten Dunst, “Fargo”
  • Audra McDonald, “Lady Day at Emerson’s Bar & Grill”

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Ben Mendelsohn, “Bloodline”
  • Jonathan Banks, “Better Call Saul”
  • Peter Dinklage, “Il Trono di Spade”
  • Kit Harington, “Il Trono di Spade”
  • Michael Kelly, “House of Cards – Gli Intrighi del Potere”
  • Jon Voight, “Ray Donovan”

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA

  • Louie Anderson, “Baskets”
  • Andre Braugher, “Brooklyn Nine-Nine”
  • Keegan-Michael Key, “Key & Peele”
  • Ty Burrell, “Modern Family”
  • Tituss Burgess, “Unbreakable Kimmy Schmidt”
  • Tony Hale, “Veep – Vicepresidente Incompetente”
  • Matt Walsh, “Veep – Vicepresidente Incompetente”

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O IN UN FILM PER LA TELEVISIONE

  • Sterling K. Brown, “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • Jesse Plemons, “Fargo”
  • Bokeem Woodbine, “Fargo”
  • Hugh Laurie, “The Night Manager”
  • David Schwimmer, “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • John Travolta, “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE DRAMMATICA

  • Maggie Smith, “Downton Abbey”
  • Maura Tierney, “The Affair”
  • Lena Headey, “Il Trono di Spade”
  • Emilia Clarke, “Il Trono di Spade”
  • Maisie Williams, “Il Trono di Spade”
  • Constance Zimmer, “Unreal”

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA SERIE COMMEDIA

  • Kate McKinnon, “Saturday Night Live”
  • Niecy Nash, “Getting On”
  • Allison Janney, “Mom”
  • Judith Light, “Transparent”
  • Gaby Hoffmann, “Transparent”
  • Anna Chlumsky, “Veep – Vicepresidente Incompetente”

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA IN UNA MINISERIE O IN UN FILM PER LA TELEVISIONE

  • Regina King, “American Crime”
  • Melissa Leo, “All the Way”
  • Sarah Paulson, “American Horror Story: Hotel”
  • Kathy Bates, “American Horror Story: Hotel”
  • Jean Smart, “Fargo”
  • Olivia Colman, “The Night Manager”

MIGLIOR VARIETY TALK SHOW

  • Last Week Tonight With John Oliver (HBO)
  • Comedians In Cars Getting Coffee (Crackle)
  • Jimmy Kimmel Live (ABC)
  • The Late Late Show With James Corden (CBS)
  • Real Time With Bill Maher (HBO)
  • The Tonight Show Starring Jimmy Fallon (NBC)

MIGLIOR VARIETY SKETCH

  • Key & Peele (Comedy Central)
  • Documentary Now! (IFC)
  • Drunk History (Comedy Central)
  • Inside Amy Schumer (Comedy Central)
  • Portlandia (IFC)
  • Saturday Night Live (NBC)

MIGLIOR REALITY O TALENT SHOW

  • The Voice (NBC)
  • The Amazing Race (CBS)
  • American Ninja Warrior (NBC)
  • Dancing With The Stars (ABC)
  • Project Runway (Lifetime)
  • Top Chef (Bravo)

MIGLIOR REGIA DI UNA SERIE DRAMMATICA

  • Miguel Sapochnik, per l’episodio “Battle of the Bastards” de “Il Trono di Spade”
  • Michael Engler, per il nono episodio di “Downton Abbey”
  • Jack Bender, per l’episodio “The Door” de “Il Trono di Spade”
  • Lesli Linka Glatter, per l’episodio “The Tradition of Hospitality” di “Homeland – Caccia alla Spia”
  • Steven Soderbergh, per l’episodio “This is All We Are” di “The Knick”
  • David Hollander, per l’episodio “Exsuscito” di “Ray Donovan”

MIGLIOR REGIA DI UNA SERIE COMMEDIA

  • Jill Soloway, per l’episodio “Man on the Land” di “Transparent”
  • Aziz Ansari, per “Master of None”
  • Alec Berg, per l’episodio “Daily Active Users” di “Silicon Valley”
  • Mike Judge, per l’episodio “Founder Friendly” di “Silicon Valley”
  • Dave Mandel, per l’episodio “Kissing Your Sister” di “Veep – Vicepresidente Incompetente”
  • Chris Addison, per l’episodio “Morning After” di “Veep – Vicepresidente Incompetente”
  • Dale Stern, per l’episodio “Mother” di “Veep – Vicepresidente Incompetente”

MIGLIOR REGIA DI MINISERIE, FILM PER LA TELEVISIONE O SPECIALE DRAMMATICO

  • Susanne Bier, per “The Night Manager”
  • Jay Roach, per “All the Way”
  • Noah Hawley, per l’episodio “The Law” di “Fargo”
  • Ryan Murphy, per l’episodio “From the Ashes of Tragedy” di “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • Anthony Hemingway, per l’episodio “Manna from Heaven” di “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • John Singleton, per l’episodio “The Race Card” di “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”

MIGLIOR REGIA DI UNO SPECIALE VARIETY

  • Thomas Kail e Alex Rudzinski, per “Grease: Live”
  • Beth McCarthy-Miller, per “Adele Live in New York City”
  • Chris Rock, per “Amy Schumer: Live at the Apollo”
  • Louis J. Horvitz, per la cerimonia dei 58esimi Grammy Awards
  • Glenn Weiss, per la cerimonia dei Kennedy Center Honors
  • Kahlil Joseph e Beyoncé Knowles Carter, per “Lemonade”

MIGLIOR SCENEGGIATURA DI UNA SERIE DRAMMATICA

  • David Benioff e D.B. Weiss, per l’episodio “Battle of the Bastards” de “Il Trono di Spade”
  • Joel Fields e Joe Weisberg, per l’episodio “Persona Non Grata” di “The Americans”
  • Julian Fellowes, per l’ottavo episodio di “Downton Abbey”
  • Robert King e Michelle King, per l’episodio “End” di “The Good Wife”
  • Sam Esmail, per l’episodio “eps1.0_hellofriend.mov” di “Mr. Robot”
  • Marti Noxon e Sarah Gertrude Shapiro, per l’episodio “Return” di “Unreal”

MIGLIOR SCENEGGIATURA DI UNA SERIE COMMEDIA

  • Aziz Ansari e Alan Yang, per l’episodio “Parents” di “Master Of None”
  • Rob Delaney e Sharon Horgan per il primo episodio di “Catastrophe”
  • Dan O’Keefe, per l’episodio “Founder Friendly” di “Silicon Valley”
  • Alec Berg, per l’episodio “The Uptick” di “Silicon Valley”
  • David Mandel, per l’episodio “Morning After” di “Veep – Vicepresidente Incompetente”
  • Alex Gregory e Peter Huyck, per l’episodio “Mother” di “Veep – Vicepresidente Incompetente”

MIGLIOR SCENEGGIATURA DI UNA MINISERIE O DI UN FILM PER LA TELEVISIONE

  • D.V. DeVincentis, per l’episodio “Marcia, Marcia, Marcia” di “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • Bob DeLaurentis, per l’episodio “Loplop” di “Fargo”
  • Noah Hawley, per l’epidosio “Palindrome” di Fargo”
  • David Farr, per “The Night Manager”
  • Scott Alexander e Larry Karaszewski, per l’episodio “From the Ashes of Tragedy” di “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”
  • Joe Robert Cole, per l’episodio “The Race Card” di “Il Caso O. J. Simpson – American Crime Story”

MIGLIOR SCENEGGIATURA DI UNO SPECIALE VARIETY

  • Patton Oswalt, per “Patton Oswalt: Talking for Clapping”
  • John Mulaney, per “John Mulaney: The Comeback Kid”
  • Tig Notaro, per “Tig Notaro: Boyish Girl Interrupted”
  • Amy Schumer, per “Amy Schumer: Live at The Apollo”
  • Robert Smigel, David Feldman, RJ Fried, Michael Koman, Brian Reich, Andy Breckman, Josh Comers, Raj Desai, Jarrett Grode, Ben Joseph, Matthew Kirsch, Michael Lawrence, Craig Rowin, Zach Smilovitz, David Taylor e Andy Weinberg, per “Triumph’s Election Special 2016”

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