Oscar: i vincitori della 91esima edizione

Oscar: i vincitori della 91esima edizione

Tra pronostici in gran parte rispettati e qualche sorpresa più o meno gradita, sono stati annunciati domenica 24 febbraio i vincitori dei premi Oscar durante una cerimonia di premiazione che, reduce da un’organizzazione travagliata (lasciando peraltro lo show senza presentatore), trova qualche guizzo affidandosi alla musica, dall’apertura con la performance dei Queen all’intenso duetto di Lady Gaga con Bradley Cooper.

In tutto ciò, pur confermando sul piano politico la tendenza a favorire l’inclusione assumendo una marcata identità black, d’altra parte in questa 91esima edizione l’Academy dimostra tuttavia per alcuni versi una certa mancanza di audacia per quanto riguarda invece l’apertura a nuove soluzioni creative e/o distributive, alle quali pare ancora preferire la tradizione.

Il team di Green Book celebra sul palco la vittoria per miglior film.

Infatti, tra i due titoli favoriti per la vittoria, ovvero l’acclamato film d’autore messicano targato Netflix Roma e il godibile ma più furbescamente hollywoodiano Green Book, a trionfare è stato alla fine il secondo, che conquista quindi il premio più importante come miglior film, al quale si aggiungono quelli per la sceneggiatura originale e per il migliore attore non protagonista a Mahershala Ali; quest’ultimo (già vincitore due anni fa nella stessa categoria per Moonlight) diventa quindi il secondo attore nero dopo Denzel Washington ad aggiudicarsi due Oscar proprio nell’edizione che, come suddetto, si distingue anche per il maggior numero di premi (sette in totale) assegnati a candidati afroamericani; tra questi, oltre ad una seconda statuetta per la recitazione a Regina King, decretata miglior attrice non protagonista per Se la Strada Potesse Parlare di Barry Jenkins, spicca inoltre un terzo premio di rilievo a Spike Lee, che nel ricevere il riconoscimento alla migliore sceneggiatura non originale per il suo BlacKkKlansman ottiene finalmente il suo primo Oscar competitivo (dopo quello alla carriera assegnatogli nel 2016): salito sul palco, il regista ha tenuto un discorso nel corso del quale, rifacendosi al titolo del suo celebre cult Do the Right Thing, ha incitato appunto gli americani a mobilitarsi per “fare la cosa giusta” in vista delle prossime elezioni presidenziali, invitando a sostenere l’amore invece dell’odio e quindi a schierarsi dalla parte giusta della Storia.

Spike Lee ritira il premio alla migliore sceneggiatura non originale per BlacKkKlansman.

Ma a tale grande risultato per la comunità americana, insieme al premio per il miglior film d’animazione assegnato al sorprendente outsider Spider-Man: Un Nuovo Universo, contribuisce in buona parte anche il grande successo di Black Panther (primo cinecomic ad ottenere la candidatura come miglior film): infatti, oltre alla statuetta per la colonna sonora allo svedese Ludwig Goransson, il blockbuster targato Marvel e diretto da Ryan Coogler ottiene altri due riconoscimenti tecnici per migliori scenografie e costumi, premi che da questo punto di vista assumono un’importanza storica in quanto per la prima volta assegnati a donne nere (rispettivamente Hannah Beachler e Ruth Carter). E a tal proposito, piuttosto elevata in quest’edizione è inoltre la quota femminile: infatti, le donne spopolano non soltanto nelle tre categorie dedicate ai cortometraggi, ma anche in quelle del trucco (in cui trionfa il satirico Vice – L’Uomo nell’Ombra) e della miglior canzone, dove infatti a conquistare la vittoria è invece la già citata Lady Gaga per la trascinante “Shallow”, brano portante di A Star is Born (pellicola per la quale la popstar era candidata anche come attrice).

Lady Gaga e i co-autori di “Shallow” vincono il premio per la miglior canzone.

Ma tornando alle categorie principali, notevole è anche il risultato del succitato Roma, intenso dramma autobiografico in bianco e nero scritto, diretto, prodotto, montato e fotografato dal grande Alfonso Cuarón, molto amato dalla critica e non a caso vincitore del Leone d’Oro all’ultimo festival di Venezia: infatti, pur mancando il premio principale, il film riceve comunque a sua volta un trio di statuette di grande rilevanza e storica importanza tutte assegnate all’autore, ovvero miglior regia (riconoscimento per la prima volta conquistato da un’opera non anglofona), miglior film straniero (mettendo a segno la prima vittoria per il Messico) e miglior fotografia (ad opera appunto dello stesso Cuarón, che diventa quindi l’unico regista a trionfare anche in questa categoria). Eppure, in tutto ciò, a vincere in numeri è comunque Bohemian Rhapsody, discusso biopic su Freddie Mercury che (male accolto dalla critica ma molto apprezzato dal pubblico) colleziona infatti ben quattro riconoscimenti, di cui tre tecnici (prevalendo in entrambe le categorie dedicate al sonoro oltre che in quella del montaggio) e uno di grande rilevanza come miglior interprete maschile al protagonista Rami Malek.

Gli attori premiati: da sinistra, Rami Malek, Olivia Colman, Regina King e Mahershala Ali.

Ad aggiudicarsi la vittoria come miglior attrice è invece l’eccellente Olivia Colman de La Favorita, che per il ruolo della regina Anna nel grottesco film in costume diretto da Yorgos Lanthimos soffia così a sorpresa il premio alla favorita Glenn Close (la quale, pur arrivata ormai alla settima candidatura grazie al dramma The Wife, rimane quindi ancora inaspettatamente senza Oscar). Infine, oltre ai premi alla carriera di quest’anno (assegnati, come di consueto in precedenza e in separata sede, all’attrice Cicely Tyson, al compositore Lalo Schifrin e al pubblicista Marvin Levy), da citare sono anche il riconoscimento per gli effetti visivi conquistato dal notevole First Man di Damien Chazelle (che forse avrebbe meritato maggiore considerazione) e la pur prevedibile vittoria come miglior documentario del ben accolto Free Solo.

Di seguito, ecco tutti i vincitori della 91esima edizione dei premi Oscar (mentre per uno sguardo più approfondito ai candidati potete tornare a QUESTO POST, interamente dedicato alle nomination):

MIGLIOR FILM

GREEN BOOK
(prodotto da Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly, Nick Vallelonga)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Black Panther (prodotto da Kevin Feige)
  • BlacKkKlansman (prodotto da Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele, Spike Lee)
  • Bohemian Rhapsody (prodotto da Graham King)
  • La Favorita (prodotto da Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday, Yorgos Lanthimos)
  • Roma (prodotto da Gabriela Rodríguez, Alfonso Cuarón)
  • A Star is Born (prodotto da Bill Gerger, Bradley Cooper, Lynette Howell Taylor)
  • Vice – L’Uomo nell’Ombra (prodotto da Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adam McKay, Kevin J. Messick)

MIGLIOR REGIA

ALFONSO CUARÓN
ROMA

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Yorgos Lanthimos, La Favorita
  • Spike Lee, BlacKkKlansman
  • Adam McKay, Vice – L’Uomo nell’Ombra
  • Paweł Pawlikowski, Cold War

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

RAMI MALEK
BOHEMIAN RHAPSODY

GLI ALTRI CANDIDATI
  • Christian Bale, Vice – L’Uomo nell’Ombra
  • Bradley Cooper, A Star is Born
  • Willem Dafoe, Van Gogh – Sulla Soglia dell’Eternità
  • Viggo Mortensen, Green Book

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

OLIVIA COLMAN
LA FAVORITA

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Yalitza Aparicio, Roma
  • Glenn Close, The Wife – Vive nell’Ombra
  • Lady Gaga, A Star is Born
  • Melissa McCarthy, Copia Originale

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

MAHERSHALA ALI
GREEN BOOK

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Adam Driver, BlacKkKlansman
  • Sam Elliott, A Star is Born
  • Richard E. Grant, Copia Originale
  • Sam Rockwell, Vice – L’Uomo nell’Ombra

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

REGINA KING
SE LA STRADA POTESSE PARLARE

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Amy Adams, Vice – L’Uomo nell’Ombra
  • Marina de Tavira, Roma
  • Emma Stone, La Favorita
  • Rachel Weisz, La Favorita

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

GREEN BOOK
(scritto da Nick Vallelonga, Brian Currie, Peter Farrelly)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • La Favorita (scritto da Deborah Davis, Tony McNamara)
  • First Reformed (scritto da Paul Schrader)
  • Roma (scritto da Alfonso Cuarón)
  • Vice – L’Uomo nell’Ombra (scritto da Adam McKay)

MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

BLACKKKLANSMAN
(sceneggiatura di Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott, Spike Lee)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • La Ballata di Buster Scruggs (sceneggiatura di Joel Coen, Ethan Coen)
  • Copia Originale (sceneggiatura di Nicole Holofcener, Jeff Whitty)
  • Se la Strada Potesse Parlare (sceneggiatura di Barry Jenkins)
  • A Star is Born (sceneggiatura di Eric Roth, Bradley Cooper, Will Fetters)

MIGLIOR FILM STRANIERO

ROMA
(MESSICO)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Cafarnao (Libano)
  • Cold War (Polonia)
  • Opera Senza Autore (Germania)
  • Un Affare di Famiglia (Giappone)

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

SPIDER-MAN – UN NUOVO UNIVERSO
(Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord, Christopher Miller)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Gli Incredibili 2 (Brad Bird, John Walker, Nicole Paradis Grindle)
  • L’Isola dei Cani (Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales, Jeremy Dawson)
  • Mirai (Mamoru Hosoda, Yūichirō Saitō)
  • Ralph Spacca Internet (Rich Moore, Phil Johnston, Clark Spencer)

MIGLIOR FOTOGRAFIA

ROMA
(Alfonso Cuarón)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Cold War (Łukasz Żal)
  • La Favorita (Robbie Ryan)
  • Opera Senza Autore (Caleb Deschanel)
  • A Star is Born (Matthew Libatique)

MIGLIOR SCENOGRAFIA

BLACK PANTHER
(scenografie: Hannah Beachler; arredamenti: Jay Hart)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • La Favorita (scenografie: Fiona Crombie; arredamenti: Alice Felton)
  • First Man – Il Primo Uomo (scenografie: Nathan Crowley; arredamenti: Kathy Lucas)
  • Il Ritorno di Mary Poppins (scenografie: John Myhre; arredamenti: Gordon Sim)
  • Roma (scenografie: Eugenio Caballero; arredamenti: Bárbara Enríquez)

MIGLIORI COSTUMI

BLACK PANTHER
(Ruth Carter)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • La Ballata di Buster Scruggs (Mary Zophres)
  • La Favorita (Sandy Powell)
  • Il Ritorno di Mary Poppins (Sandy Powell)
  • Maria Regina di Scozia (Alexandra Byrne)

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE

VICE – L’UOMO NELL’OMBRA
(Greg Cannom, Kate Biscoe, Patricia Dehaney)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Border – Creature di Confine (Göran Lundström and Pamela Goldammer)
  • Maria Regina di Scozia (Jeremy Shircore, Marc Pilcher, Jessica Brooks)

MIGLIOR MONTAGGIO

BOHEMIAN RHAPSODY
(John Ottman)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • BlacKkKlansman (Barry Alexander Brown)
  • La Favorita (Yorgos Mavropsaridis)
  • Green Book (Patric J. Don Vito)
  • Vice – L’Uomo nell’Ombra (Hank Corwin)

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE

BLACK PANTHER
(Ludwig Göransson)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • BlacKkKlansman (Terence Blanchard)
  • Se la Strada Potesse Parlare (Nicholas Britell)
  • L’Isola dei Cani (Alexandre Desplat)
  • Il Ritorno di Mary Poppins (Marc Shaiman)

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

“SHALLOW”, da
A STAR IS BORN
(musica e testo: Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando, Andrew Wyatt)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • “All the Stars”, da Black Panther (musica: Mark Spears, Kendrick Lamar Duckworth, Anthony Tiffith; testo: Kendrick Lamar Duckworth, Anthony Tiffith, Solána Rowe)
  • “I’ll Fight”, da RBG (musica e testo: Diane Warren)
  • “The Place Wher Lost Things Go”, da Il Ritorno di Mary Poppins (musica: Marc Shaiman; testo: Marc Shaiman, Scott Wittman)
  • “When a Cowboy Trades His Spurs for Wings”, da La Ballata di Buster Scruggs (musica e testo: David Rawlings, Gillian Welch)

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

FIRST MAN – IL PRIMO UOMO
(Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles, J. D. Schwalm)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Avengers: Infinity War (Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl, Dan Sudick)
  • Ritorno al Bosco dei 100 Acri (Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones, Chris Corbould)
  • Ready Player One (Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler, David Shirk)
  • Solo: A Star Wars Story (Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan, Dominic Tuohy)

MIGLIOR MIXAGGIO SONORO

BOHEMIAN RHAPSODY
(Paul Massey, Tim Cavagin, John Casali)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Black Panther (Steve Boeddeker, Brandon Proctor, Peter J. Devlin)
  • First Man – Il Primo Uomo (Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee, Mary H. Ellis)
  • Roma (Skip Lievsay, Craig Henighan, José Antonio García)
  • A Star is Born (Tom Ozanich, Dean A. Zupancic, Jason Ruder, Steve A. Morrow)

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

BOHEMIAN RHAPSODY
(John Warhurst, Nina Hartstone)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Black Panther (Benjamin A. Burtt, Steve Boeddeker)
  • First Man – Il Primo Uomo (Ai-Ling Lee, Mildred Iatrou Morgan)
  • A Quiet Place – Un Posto Tranquillo (Ethan Van der Ryn, Erik Aadahl)
  • Roma (Sergio Díaz, Skip Lievsay)

MIGLIOR DOCUMENTARIO

FREE SOLO
(Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Evan Hayes, Shannon Dill)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Hale County This Morning, This Evening (RaMell Ross, Joslyn Barnes, Su Kim)
  • Minding the Gap (Bing Liu, Diane Quon)
  • Of Fathers and Sons (Talal Derki, Ansgar Frerich, Eva Kemme, Tobias N. Siebert)
  • RBG (Betsy West, Julie Cohen)

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

SKIN
(Guy Nattiv, Jaime Ray Newman)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Detainment (Vincent Lambe, Darren Mahon)
  • Fauve (Jérémy Comte, Maria Gracia Turgeon)
  • Marguerite (Marianne Farley, Marie-Hélène Panisset)
  • Mother (Rodrigo Sorogoyen, María del Puy Alvarado)

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

PERIOD. END OF SENTENCE.
(Rayka Zehtabchi, Melissa Berton)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Black Sheep (Ed Perkins, Jonathan Chinn)
  • End Game (Rob Epstein, Jeffrey Friedman)
  • Lifeboat (Skye Fitzgerald, Bryn Mooser)
  • A Night at the Garden (Marshall Curry)

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE

BAO
(Domee Shi, Becky Neiman-Cobb)

GLI ALTRI CANDIDATI:
  • Animal Behaviour (Alison Snowden, David Fine)
  • Late Afternoon (Louise Bagnall, Nuria González Blanco)
  • One Small Step (Andrew Chesworth, Bobby Pontillas)
  • Weekends (Trevor Jimenez)

PREMIO ALLA CARRIERA

  • Cicely Tyson
  • Lalo Schifrin
  • Marvin Levy

PREMIO ALLA MEMORIA IRVING G. THALBERG

  • Kathleen Kennedy
  • Frank Marshall

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