Educazione Siberiana

Educazione Siberiana

- in Film 2013, Recensioni
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In Transnistria, regione dell’ex URSS autoproclamatasi indipendente nel 1990 senza poi essere riconosciuta da nessuno Stato, Kolima (Arnas Fedaravicius) e Gagarin (Vilius Tumalavicius), amici legati e poi divisi, crescono apprendendo i principi e le regole intransigenti di un codice contro le categorie sociali che diverrà una rigida formazione umana e criminale. Figura primaria di riferimento è il tatuato Kuzya (John Malkovich), che è nonno, guida, capo.

Nascere in una sorta di “terra di nessuno” e crescere seguendo un apprendistato tra bene e male che diventa la vera e propria formazione, completa di regole invalicabili (no alle droghe e sì al furto, ma esclusivamente contro il Sistema, no allo stupro o allo strozzinaggio e sì all’omicidio, ma solo con “giusta causa”) per diventare ciò che viene definito un “criminale onesto”. Un ossimoro che diventa tema centrale e cuore pulsante del corposo e fortunato romanzo (semi-autobiografico?) del giovane Nicolai Lilin e dell’omonimo film di Salvatores, che l’ha sfrondato con Rulli e Petraglia, distanziandosene e asciugandolo di lunghi passaggi, molta violenza e qualche personaggio di contorno per focalizzarsi invece sui protagonisti. Ne è uscito un ambizioso ibrido tra il noir d’atmosfera e il racconto di formazione a tinte forti, adeguato nei toni ed efficace nel reparto di attori (il ruvido Malkovich su tutti) ma disomogeneo nella struttura drammaturgica, funzionale nell’approccio duro e non condiscendente anche se assai troppo trattenuto nel coinvolgimento nonostante passaggi piuttosto riusciti e momenti o elementi non trascurabili (le sequenze della prigione, la scena della giostra sulle note di David Bowie, ma anche le ambientazioni nevose o anche i cruciali tatuaggi che diventano tratti distintivi, sublimazioni, racconti). Con tutti i suoi limiti e con tutte le sue astuzie nel coniugare film d’autore e di spettacolo (una costante nel cinema del regista), rimane comunque un’altra prova della padronanza e dell’abilità di Salvatores, ancora capace di reinventarsi pur restando fedele a se stesso e ad alcuni dei suoi temi ricorrenti (il disagio dei giovani, il rifiuto della presente società), tutto ciò con il merito insindacabile di cercare un respiro internazionale che guarda oltre il nostro cinema.

Educazione Siberiana
Educazione Siberiana
Summary
id.; di Gabriele Salvatores; con John Malkovich, Peter Stormare, Arnas Fedaravicius, Vilius Tumalavicius, Eleanor Tomlinson, Jonas Trukanas, Vitalji Porsnev; drammatico; Italia, 2013; durata: 110'.
50 %
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