Un Tram che si chiama Desiderio

Un Tram che si chiama Desiderio

- in Anni 50, Recensioni
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Blanche Dubois (Vivien Leigh), vedova dal passato oscuro e burrascoso, arriva a New Orleans, a casa della sorella Stella (Kim Hunter), sposata da poco al rozzo polacco Stanley (Marlon Brando, nomination all’Oscar e al Golden Globe). Tra quest’ultimo e la cognata inizia un rapporto conflittuale che porterà a conseguenze irreparabili.

Dopo il grande successo a teatro, il potente dramma di Tennesse Williams trova nuova linfa vitale anche al cinema, ancora diretto da Elia Kazan e con il cast invariato, fatta eccezione per la protagonista Jessica Tandy, qui sostituita da Vivien Leigh (scelta imposta dalla produzione ma che si rivelò decisamente azzeccata). E l’avvolgente intensità del decadente dramma di Williams (che l’ha anche adattato per lo schermo) colpisce anche al cinema, anche grazie alle funzionali scelte stilistiche del regista: infatti, Kazan evita una facile messa in scena da “teatro filmato”, affidandosi piuttosto ad una scenografia più elaborata e aggiungendo un paio di scene in esterno per utilizzare invece la cinepresa come uno scalpello, entrando nelle psicologie dei personaggi e facendo così magistralmente emergere i conflitti e gli impulsi perfettamente delineati nel testo, di cui il film mantiene e riesce a rendere le sensazioni, gli odori, le emozioni forti e la violenza dei dialoghi, non mancando in tutto ciò di sottolineare la pulsione erotica e l’aura di morte che lo pervadono. Vibrante e coinvolgente, il film bissò il trionfo e lo scandalo ottenuti sul palcoscenico e fu un grande successo, divenendo uno dei titoli più famosi e citati del dramma americano al cinema. 12 nomination agli Oscar (tra cui miglior film, regia e sceneggiatura) e 4 statuette, uno alle scenografie e ben 3 agli attori (miglior attrice a Vivien Leigh e migliori attori non protagonisti a Karl Malden e Kim Hunter, quest’ultima premiata anche ai Golden Globe); al protagonista Brando l’Academy preferì invece l’Humphrey Bogart de “La Regina d’Africa”, mentre Vivien Leigh ottenne inoltre la Coppa Volpi al festival di Venezia, dove il film si aggiudicò anche il Gran Premio della Giuria. Nel 1993 furono reinseriti quei cinque minuti all’epoca censurati.

Un Tram che si chiama Desiderio
Un Tram che si chiama Desiderio
Summary
“A Streetcar Named Desire”; di ELIA KAZAN; con MARLON BRANDO, VIVIEN LEIGH, KARL MALDEN, KIM HUNTER, RUDY BOND, NICK DENNIS, PEG HILLIAS, WRIGHT KING, RICHARD GARRICK, ANN DERE; drammatico; USA, 1951; B/N; durata: 122’.
80 %
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