Marigold Hotel

Per sfuggire al quotidiano, un ristretto gruppo di pensionati decide di trascorrere l’autunno della vita al Marigold Hotel di Jaipur, in India. Arrivati a destinazione, scopriranno però che l’albergo, gestito con difficoltà dal giovane Sonny (Dev Patel), è in realtà molto meno lussuoso del previsto. Nonostante tutto, questo non impedirà loro di vivere una serie di inaspettate esperienze che finiranno per cambiare la loro visione della vita.

Scritta da Ol Parker (che ha tratto materia, con non poche libertà, dal romanzo “Mio suocero, il gin e il succo di mango” di Deobra Moggach), e diretta con mano felice da John Madden (già regista del grande successo “Shakespeare in Love”), è una colorata commedia dolceamara tra umorismo british e massime new age che si concentra sull’evasione dall’avvilimento della terza età per trattare (con non troppo impegnata disinvoltura) dell’ironia come funzionale antidoto alla noia dell’ordinario ma anche allo sconforto causato appunto dal tempo che passa. Vivace ma tenero, spensierato ma garbato, leggero e sincero anche se a tratti macchiato di una forse un po’ troppo marcata retorica dei sentimenti, “Marigold Hotel” è un film tutto sommato modesto ma comunque assai godibile, che si lascia vedere con piacere per alcuni riusciti momenti di spirito e soprattutto per il quintetto centrale di straordinari attori inglesi tra cui spiccano, ovviamente, Judi Dench, Tom Wilkinson e Maggie Smith.