Burlesque

La bella Ali (Christina Aguilera) decide di lasciare la provincia per inseguire il sogno di calcare il palcoscenico. Così, arrivata a Los Angeles, decide di farsi assumere come cameriera nel locale di burlesque gestito da Tess (Cher) che, conquistata dalla determinazione e dal talento di Ali, decide di trasformare la ragazza in una star, così da risollevare le sorti di un locale assediato dai creditori…

C’è un copione revisionato da due sceneggiatrici ben note quali Susannah Grant (“Erin Brockovich”) e Diablo Cody (Oscar per “Juno”); c’è poi una Christina Aguilera al suo debutto come attrice e c’è anche, a farle da mentore, la veterana Cher (già premio Oscar, e di ritorno sulle scene dopo ben 11 anni di assenza). Se però togliamo l’esuberante carisma della prima, il fascinoso divismo della seconda, e le voci comunque sempre notevoli di entrambe, rimane ben poco. Infatti, saccheggiando i classici del genere (dall’immortale “Cabaret” di Bob Fosse fino a “Moulin Rouge!”, grande musical postmoderno di Baz Luhrmann) e mixando il tutto con la nuova tendenza del burlesque, l’esordiente regista Sean Antin mette in piedi uno spettacolo luccicante ma effimero per raccontare l’ennesima storia di una Cenerentola di periferia in cerca di successo. Il risultato è un carosello di piume, lustrini, corsetti e paillettes, un trionfo di kitsch, citazioni e cliché che scorre come un lungo videoclip e poco più. Comunque, degne di nota sono le canzoni “Bound to You” (scritta e cantata dalla Aguilera) e “You Haven’t Seen the Last of Me” (firmata da Dianne Warren e vincitrice del Golden Globe, affidata invece a Cher). Pur restando sullo sfondo, Stanley Tucci convince e diverte anche in questa occasione.