Paradiso Amaro

Paradiso Amaro

- in Film 2011, Recensioni
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Le Hawaii non sono più un paradiso per l’avvocato troppo impegnato Matt King (George Clooney): da quando sua moglie è entrata in coma a causa di un incidente in mare, l’uomo si è infatti ritrovato con due figlie ribelli da educare e un dolore impossibile da gestire.  La situazione si complicherà ulteriormente quando Matt scoprirà di essere stato ripetutamente tradito dall’amata consorte moribonda.

Autore di ben congegnate storie di singolare quotidianità, Alexander Payne si riconferma un regista capace di avvicinare i gusti di pubblico e critica con questo dramma dei sentimenti travestito da commedia e incorniciato in un illusoriamente cangiante contesto hawaiano. Non privo di pecche né di limiti (qualche schematismo nella costruzione, più di una caduta nel sentimentalismo facile, il finale furbescamente consolatorio), il 6° film dell’apprezzato regista e sceneggiatore premio Oscar sarà forse meno incisivo di “Election” e certamente inferiore a “Sideways”, ma resta comunque decisamente apprezzabile per il misurato equilibrio tra ironia e malinconia, per la sincera e sensibile limpidezza nell’esposizione delle tematiche (l’approccio alla morte, l’importanza delle responsabilità, le radici familiari, le conseguenze della gelosia), e soprattutto per l’usuale ed indubbia maestria nella direzione degli attori, efficacemente guidati da un George Clooney davvero eccellente: nel suo mirato istrionismo di squisita naturalezza, contagia in positivo gli altri membri del cast, trascinandoli in un affiatato e coinvolgente gioco di squadra. 2 Golden Globes (miglior film drammatico e Clooney miglior attore) e Oscar alla migliore sceneggiatura non originale (da un romanzo di Kaui Hart Hemmings, adattato per lo schermo dal regista con Nat Faxon e Jim Rash).

Paradiso Amaro
Paradiso Amaro
Summary
"The Descendants"; di ALEXANDER PAYNE; con GEORGE CLOONEY, SHAILENE WOODLEY, BEAU BRIDGES, ROBERT FORSTER, JUDY GREER, MATTHEW LILLARD, NICK KRAUSE, AMARA MILLER; drammatico; USA, 2011; durata: 110';
70 %
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4 Comments

  1. Ciao, penso che lo vedrò nel wknd. Direi che è stato un po’ sopravvalutato, comunque mi incuriosisce. Ti dirò quando anch’io l’avrò visto.

    1. @ Barbarella: Sì, il film è un po’ sopravvalutato, ma Alexander Payne merita sempre e comunque una visione.

  2. Non male, anche se di cadute ne ha diverse.

    1. @ perso nel mondo del cinema: Sono d’accordo: tutto sommato è un film riuscito, ma secondo me rimane comunque un gradino più sotto rispetto ai precedenti lavori di Payne.

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