Venezia 75, tutti i vincitori: Leone d’Oro a “Roma” di Alfonso Cuarón

Venezia 75, tutti i vincitori: Leone d’Oro a “Roma” di Alfonso Cuarón

È calato il sipario sulla 75esima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, conclusasi infatti sabato 8 settembre con la cerimonia di premiazione (condotta dal “padrino” della kermesse Michele Riondino) durante la quale la giuria, presieduta quest’anno dal regista Guillermo Del Toro (trionfatore della precedente edizione con La Forma dell’Acqua), ha assegnato gli ambiti riconoscimenti tra molte conferme, alcune sorprese e qualche novità.

Infatti, quest’ultima edizione, forte di un programma davvero ricchissimo, sarà ricordata anche per lo storico risultato ottenuto dai film Netflix, non solo accolti a braccia aperte al Lido (in controtendenza con il festival di Cannes, che invece li aveva esclusi con conseguente polemica) ma anche per la prima volta inclusi nella lista dei vincitori, ottenendo infatti ben due premi importanti, tra cui il principale. Infatti, come da pronostico, ad aggiudicarsi il Leone d’Oro di quest’anno è l’acclamato Roma (prodotto proprio dalla sempre più potente piattaforma, che lo distribuirà da gennaio 2019), nuova regia del messicano Alfonso Cuarón, il quale, dopo l’Oscar per il precedente Gravity, torna ad emozionare con uno dei suoi lavori più personali (che non a caso lo vede impegnato anche nei ruoli di sceneggiatore, co-produttore, direttore della fotografia e co-montatore): ricco infatti di riferimenti autobiografici, girato in bianco e nero ed ambientato nei primi anni Settanta nel quartiere di Città del Messico che dà il titolo all’opera, il film rievoca le vicende di una matriarcale famiglia medio-borghese che può contare sul pacato quanto amorevole supporto della tata e domestica convivente di origini indigene (interpretata dall’attrice non professionista Yalitza Aparicio). Nel ricevere il premio dal connazionale Del Toro, Cuarón ha ringraziato il festival in italiano proseguendo poi prima in inglese per citare i collaboratori e quindi in spagnolo per esprimere il proprio affetto alla sua famiglia, al suo Paese e naturalmente alla sua tata, la quale proprio nello stesso giorno si festeggiava il compleanno, ricorrenza che il regista non ha mancato di ricordare, dedicandole la vittoria come sentito omaggio e regalo. Ma come suddetto, Netflix si aggiudica anche un secondo riconoscimento, ovvero quello per la migliore sceneggiatura, andato infatti ad un altro film molto atteso prodotto dalla piattaforma, ovvero The Ballad of Walter Scruggs, scritto e diretto dai sempre apprezzati fratelli Coen; inizialmente concepito come serie antologica ma in seguito sviluppato come lungometraggio, il film è un atipico western in sei episodi ricco di tematiche care agli autori e popolato da un variegato cast di interpreti tra i quali spicca Tim Blake Nelson (nel ruolo di un pistolero canterino), che ha ritirato il premio in vece degli autori, non presenti alla cerimonia. Ottimo risultato anche per un altro dei più applauditi film di questa edizione, ovvero La Favorita, terza opera in lingua inglese del già acclamato regista greco Yorgos Lanthimos, che si aggiudica infatti ben due riconoscimenti, ovvero l’importante Gran Premio della Giuria e la Coppa Volpi per la migliore attrice alla grande Olivia Colman, la quale, visibilmente emozionata, ha ringraziato i colleghi e il festival spendendo a sua volta qualche parola in italiano; nella pellicola, biografia storica in forma di grottesco dramma in costume, l’attrice veste i panni della fragile e infantile regina Anna d’Inghilterra, della quale la cugina Abigail Masham e l’amica Sarah Churchill (interpretate rispettivamente da Emma Stone e Rachel Weisz) si contesero agguerritamente i favori agli inizi del XVIII secolo. Doppietta importante anche per The Nightingale dell’australiana Jennifer Kent, unica donna regista in Concorso, la quale, già da tempo attiva come attrice, dopo il sorprendente esordio alla regia con l’horror Babadook torna ora dietro la macchina da presa con un film non a caso di marcata identità femminile che oltre al Premio Speciale della Giuria si aggiudica infatti anche il Premio Mastroianni ad un attore emergente per il sorprendente Baykali Ganambarr; nel ritirare il primo dei due riconoscimenti, in tutta risposta al vergognoso attacco sessista subito durante il festival (spiacevole episodio riportato da diverse testate e condannato dagli organizzatori) l’autrice ha dedicato la vittoria alle donne nel cinema, pensiero condiviso anche da Ganambarr, che dal palco ha invece ringraziato il trio di talenti tutto al femminile alla base della realizzazione del film, ovvero appunto la regista, ma anche la produttrice e l’attrice Aisling Franciosi; proprio con quest’ultima, che nella pellicola interpreta una giovane irlandese in cerca di vendetta nell’ostile Tasmania di fine Ottocento, l’attore condivide infatti la scena nel ruolo della guida aborigena che l’accompagna nel lungo e pericoloso viaggio in una terra di violenza e sopraffazione. Ad aggiudicarsi la Coppa Volpi come miglior attore è invece Willem Dafoe per il ruolo di Vincent Van Gogh nell’apprezzato At Eternity’s Gate di Julian Schnabel, film che rievoca in maniera ispirata gli ultimi anni della vita dell’artista facendo leva soprattutto proprio sulla performance dell’interprete americano il quale, ormai italiano di adozione dopo aver sposato la regista abruzzese Giada Colagrande, ha infatti ringraziato la moglie nella nostra lingua dopo aver elogiato l’autore. Ma tra i premiati figura anche il grande autore francese Jacques Audiard (anch’esso non presente alla cerimonia) che infatti conquista il Leone d’Argento alla miglior regia per l’atipico western The Sisters Brothers, suo primo film in lingua inglese tratto da un romanzo di Patrick deWitt e animato da un cast stellare tra cui, accanto a Joaquin Phoenix e Jake Gyllenhaal, spicca John C. Reilly nei panni di un cowboy che sogna di abbandonare la vita da sicario per sposare una maestra. Tra gli altri riconoscimenti, da non dimenticare è inoltre il Leone del Futuro per la migliore opera prima intitolato a Luigi de Laurentiis, assegnato quest’anno a The Day I Lost My Shadow della regista siriana Soudade Kaadan, intenso ritratto di madre sullo sfondo della guerra presentato in Orizzonti, sezione nella quale a prevalere, aggiudicandosi il premio principale per il miglior film, è invece Manta Ray, primo lungometraggio da regista del thailandese Phuttiphong Aroonpheng. Per quanto riguarda invece le opere inserite in Venezia Classici, a conquistare il riconoscimento per il miglior documentario sul cinema è The Great Buster: A Celebration di Peter Bogdanovich (sentito omaggio al cineasta Buster Keaton), mentre il premio per il miglior restauro è andato a La Notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani, unica nota italiana (seppur collaterale) tra i vincitori di quest’anno: infatti, restano invece a mani vuote le tre opere di registi nostrani in Concorso, ovvero il remake horror di produzione internazionale Suspiria di Luca Guadagnino, l’affresco storico Capri-Revolution di Mario Martone e il documentario blues What You Gonna Do When the World’s On Fire? di Roberto Minervini; nessuna vittoria anche per gli altri due film italiani ospitati invece in Orizzonti (ovvero Sulla Mia Pelle di Alessio Cremonini e La Profezia dell’Armadillo di Emanuele Scaringi), mentre tra le altre opere della selezione ufficiale rimaste senza premi spiccano poi soprattutto l’applaudito Double Vie di Olivier Assayas, il drammatico Sunset di Laszlo Nemes, lo storico Peterloo di Mike Leigh e il duro 22 July di Paul Greengrass. Infine, oltre ai riconoscimenti assegnati per il secondo anno alla realtà virtuale, tra i premiati di questa edizione ricca di film da ricordare e animata da amatissime star (tra le quali spiccano Ryan Gosling, Natalie Portman, Bradley Cooper e Lady Gaga), da citare sono inoltre le due glorie del cinema insignite dei Leoni d’Oro alla carriera, ovvero il regista David Cronenberg e l’attrice Vanessa Redgrave.

Di seguito, ecco quindi l’elenco dei vincitori della 75esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia:

CONCORSO

La Giuria di Venezia 74, presieduta da Annette Bening e composta da Ildikó Enyedi, Michel Franco, Rebecca Hall, Anna Mouglalis, Jasmine Trinca, David Stratton, Edgar Wright e Yonfan, dopo aver visionato tutti i 21 film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

  • LEONE D’ORO per il Miglior Film: Roma di Alfonso Cuarón
  • LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA: The Favourite di Yorgos Lanthimos
  • LEONE D’ARGENTO per la Migliore Regia: Jacques Audiard per The Sisters Brothers
  • COPPA VOLPI per la Migliore Interpretazione Maschile: Willem Dafoe per At Eternity’s Gate di Julian Schnabel
  • COPPA VOLPI per la Migliore Interpretazione Femminile: Olivia Colman per The Favourite di
  • Yorgos Lanthimos
  • MIGLIOR SCENEGGIATURA: Joel Coen Ethan Coen per The Ballad of Walter Scruggs di Joel Coen, Ethan Coen
  • PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA: The Nightingale di Jennifer Kent
  • PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergenteBaykali Ganambarr per The Nightingale di Jennifer Kent

LEONE DEL FUTURO – PREMIO LUIGI DE LAURENTIIS PER LA MIGLIORE OPERA PRIMA

La Giuria Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 74esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Benoît Jacquot e composta da Geoff Andrew, Albert Lee, Greta Scarano e Yorgos Zois, assegna il:

  • LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a: The Day I Lost My Shadow di Soudade Kaadan.

ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Athina Tsangari e composta da Michael Almereyda, Frédéric Bonnaud, Fatemeh (Simin) Motamed-Arya, Mohamed Hefzy, Alison Maclean, Andrea Pallaoro, dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 12 cortometraggi in concorso, assegna:

  • Premio Orizzonti per il MIGLIOR FILM: Manta Ray di Phuttiphong Aroonpheng
  • Premio Orizzonti per la MIGLIOR REGIAEmir Baigazin per The River
  • PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA di Orizzonti: The Announcement di Mahmut Fazıl Coşkun
  • Premio Orizzonti per la MIGLIOR INTERPRETAZIONE MASCHILEKais Nashif per Tel Aviv on Fire di Sameh Zoabi
  • Premio Orizzonti per la MIGLIOR INTERPRETAZIONE FEMMINILENatalya Kudryashova per The Man Who Surprised Everyone di Natasha Merkulova, Aleksey Chupov
  • Premio Orizzonti per la MIGLIOR SCENEGGIATURAPema Tseden per Jinpa di Pema Tseden
  • Premio Orizzonti per il MIGLIOR CORTOMETRAGGIOKado di Aditya Ahmad
  • VENICE SHORT FILM NOMINATION for THE EUROPEAN FILM AWARDS 2018: Gli Anni di Sara Fgaier

VENEZIA CLASSICI

La Giuria presieduta da Salvatore Mereu e composta da 25 studenti – indicati dai docenti – dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari, ha deciso di assegnare i seguenti premi:

  • Premio Venezia Classici per il MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA: The Great Buster: A Celebration di Peter Bogdanovich
  • Premio Venezia Classici per il MIGLIOR FILM RESTAURATOLa Notte di San Lorenzo di Paolo e Vittorio Taviani

VENICE VIRTUAL REALITY

La Giuria internazionale della sezione Venice Virtual Reality, presieduta da Susanne Bier e composta da Alessandro Baricco e Clémence Poésy, assegna:

  • MIGLIOR VR (storia immersiva): Spheres di Eliza McNitt
  • MIGLIORE ESPERIENZA VR (per contenuto interattivo): Buddy VR di Chuck Chae
  • MIGLIORE STORIA VR (per contenuto lineare): L’Île des Morts di Benjamin Nuel

LEONE D’ORO ALLA CARRIERA

  • David Cronenberg
  • Vanessa Redgrave

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