The Road

The Road

- in Film 2000-2009, Recensioni
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Il mondo è rimasto vittima di quello che pare un disastro nucleare che ha portato all’annientamento di quasi tutte le forme di vita. In quest’atmosfera scura e desolata, due tra i pochissimi superstiti al cataclisma sono un padre (Viggo Mortensen) e il suo figlioletto (Kodi Smit-McPhee) i quali, cercando di sfuggire ai pericoli di un mondo completamente distrutto, cercheranno di portare a termine il loro viaggio alla ricerca della salvezza.

Finalmente, anche se con clamoroso ritardo, arriva in Italia (dopo essere stato presentato in anteprima al festival di Venezia) il film di Hillcoat tratto dal bellissimo romanzo del premio Pulitzer Corman McCarthy. Davvero notevole a livello visivo (splendida fotografia di Javier Aguirresarobe in toni grigi, scuri e fumosi), è un film che supera i canoni convenzionali del filone “apocalittico” per raccontare con grande forza il teso e disperato viaggio di due anime perse alla ricerca di una speranza che alla lunga sembra quasi soltanto un pretesto per celarsi dietro ad una ipotetica ed illusoria salvezza dalla desolazione di un mondo che è riuscito ad autodistruggersi. Tra campi lunghissimi, cupe atmosfere, nostalgici rimandi alla moglie defunta (breve ma intensa apparizione di Charlize Theron) e ambizioni poetiche evidenti o latenti, “The Road” coinvolge ed emoziona attraverso uno stile denso e personale in funzione di una sagace costruzione e di una grande resa dell’ambientazione, non senza una cruciale attenzione in sottotesto a pregnanti spunti tematici a carattere simbolico. Lodevole il protagonista Viggo Mortensen, supportato dal giovane quanto sorprendente Kodi Smith McPhee e da un quasi irriconoscibile Robert Duvall in un ruolo breve ma che lascia il segno.

The Road
The Road
Summary
id.; di JOHN HILLCOAT; con VIGGO MORTENSEN, KODI SMIT-McPHEE, GUY PEARCE, CHARLIZE THERON, ROBERT DUVALL, MICHAEL K. WILLIAMS; drammatico; USA, 2009; durata: 111;
70 %
Voto al film
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2 Comments

  1. Molti si aspettavano un banale action-movie… E’ invece un film “sostanzioso” (visivamente bellissimo e ottimamente interpretato) che porta a salutari riflessioni. Da non perdere.

    1. @ cinemaleo: Concordo pienamente: grande romanzo, film molto buono. E fa piacere che un buon gruppo di spettatori attenti l’abbiano visto e apprezzato, nonostante la distribuzione italiana ritardataria e approssimativa (purtroppo ormai una triste abitudine…!). La fotografia avrebbe meritato la nomination all’Oscar, ma forse anche Viggo Mortensen. Ma, certo, non si può pretendere troppo, anche perchè c’è da riconoscere che l’Academy, tutto sommato, quest’anno ha fatto buone scelte.
      Colgo l’occasione per farti i complimenti per il blog. Ho ricambiato con piacere lo scambio link.

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