Mamma Mia! Ci Risiamo

Mamma Mia! Ci Risiamo

- in Film 2018, Recensioni
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Nel 1979, subito dopo essersi laureata all’Università di Oxford, la giovane e coraggiosa Donna Sheridan (Lily James), determinata a trovare il proprio destino, decide di avventurarsi in un viaggio per l’Europa, durante il quale conosce i tre giovani uomini che anni dopo sua figlia Sophie, decisa a scoprire chi sia il padre che non ha mai conosciuto, identificherà come i possibili candidati a tale ruolo: infatti, poco dopo aver incontrato a Parigi il mite Harry (Hugh Skinner), per caso Donna si imbatte nello scatenato Bill (Josh Dylan), il quale si offre di accompagnarla sull’isola greca di Kalokairi, dove però la giovane si innamora, ricambiata, dell’eroico Sam (Jeremy Irvine), anche se in seguito un’inattesa scoperta finirà per scombinare i loro progetti d’amore; a quel punto, Donna, raggiunta nel frattempo dalle amiche Rosie (Alexa Davies) e Tanya (Jessica Keenan Wynn), dovrà decidere se trovare un’altra strada o restare a Kalokairi. Nel presente, dopo una serie di eventi, l’ormai adulta Sophie (Amanda Seyfried) è su quella stessa isola e si sta dedicando alla ristrutturazione dell’albergo che sua madre Donna aveva sempre sognato di gestire, ma una forte tempesta in arrivo potrebbe mettere a rischio l’imminente inaugurazione; così, mentre il fidanzato Sky (Dominic Cooper), partito per gli Stati Uniti per un’allettante opportunità di lavoro, si trova costretto a scegliere tra la sua carriera e il loro amore, oltre ai suoi tre possibili padri Harry (Colin Firth), Bill (Stellan Skarsgård) e Sam (Pierce Brosnan), in aiuto di Sophie accorrono non solo le succitate e inseparabili Rosie (Julie Walters) e Tanya (Christine Baranski), ma anche, a sorpresa, la sua esuberante nonna Ruby (Cher).

A dieci anni di distanza, arriva il sequel del cult di enorme successo Mamma Mia!, deliziosa trasposizione cinematografica dell’omonimo musical di Catherine Johnson (che lo adattò anche per lo schermo), in scena a Broadway dal 2001 e basato sui pezzi anni ’70 del gruppo svedese Abba. Per questo nuovo film, dalla britannica e idonea Phyllida Lloyd (molto attiva infatti proprio anche in teatro) la regia passa al meno noto connazionale Ol Parker, il quale (non a caso già fattosi notare soprattutto come autore di gradevoli storie di buoni sentimenti) l’ha anche sceneggiato avvalendosi di preziosi contributi in fase di soggetto da parte della stessa Johnson e di un illustre esperto come Richard Curtis. Se anche il cast tecnico è rinnovato, con alcuni nuovi acquisti da notare (tra cui spicca soprattutto Robert Yeoman alla fotografia), torna invece l’intero gruppo di attori, al quale si aggiungono i loro corrispettivi giovani ma anche alcuni volti noti in ruoli non solo di contorno: tra questi, oltre a un decorativo Andy Garcia e una inossidabile Cher, fa macchia soprattutto la frizzante Lily James che nei flashback veste appunto i panni della protagonista Donna da giovane, originariamente interpretata in versione matura da Meryl Streep, la quale riprende anche qui tale ruolo, seppur per un tempo molto limitato, nella storyline ambientata nel presente; perché in realtà questo secondo film non è solo un sequel, bensì al tempo stesso anche un prequel del capostipite, di cui infatti si raccontano non solo gli eventi successivi ma anche i precedenti attraverso uno svolgimento su doppio binario nel quale si incorpora quello dell’originale che ne viene continuamente evocato. In tutto ciò, se tale operazione non aggiunge in realtà granché alla già nota vicenda, dall’altra la sempre esilissima trama resta comunque ciò che conta meno anche in questo nuovo film, che del precedente mantiene infatti comunque la formula alla base da jukebox musical, ovvero impostare la narrazione in funzione delle canzoni: così, ad alcune hit immancabilmente riproposte e sempre gustose (tra le quali si distinguono soprattutto “Super Trouper”, “Dancing Queen” e ovviamente quella celeberrima che dà il titolo al film) si integrano qui altre tracce estrapolate dal restante repertorio della band svedese (come le celebri “Waterloo” e “Fernando”), che però non sempre reggono il confronto anche a livello di coreografie, ancora spiritose ma non ugualmente dinamiche e coinvolgenti. Ne è uscito una sorta di revival nostalgico (con relativo messaggio sul prosieguo della vita mitigato dal puntuale umorismo) che come tale, pur non risultando certo fresco o trascinante come il predecessore (scadendo anzi talvolta in situazioni assai prevedibili e passaggi a tratti forzati o non sempre all’altezza), può comunque riuscire ad assecondare il desiderio dei numerosi affezionati spettatori di ritrovare gli amabili e amati personaggi; perché in effetti, pur stavolta condivisa tra i sempre godibili interpreti originali (che giustamente continuano a non prendersi troppo sul serio) e i loro equivalenti giovani (idonei e dignitosi), la loro contagiosa simpatia, di nuovo puntualmente incorniciata nei paesaggi greci in confezione turistica da cartolina, rimane in gran parte anche qui, dove però in tutto ciò si fa comunque parecchio sentire la mancanza dell’inarrivabile Streep: infatti, pur palesandosi con l’usuale eccellenza in alcuni momenti nella parte finale per un furbo ma efficace duetto strappalacrime con la Seyfried che comunque le basta per rubare la scena, tale troppo fugace apparizione non riesce a colmarne la quasi totale assenza, alla quale non sopperisce nemmeno la pur ghiotta entrata in scena di un’altra grande star come Cher nei panni della scatenata nonna di sfrenato gusto camp. Tuttavia, come pur parziale consolazione, un assaggio della luminosa vitalità che in origine contraddistingueva il suo personaggio si può gustare nella sequenza finale dei titoli di coda, durante la quale (proprio sulla scia del primo film) la grande Meryl si lancia infatti insieme all’intero cast in una vivace reunion in forma di trascinante coreografia collettiva che, nell’omaggiarlo esplicitamente, può rievocare la colorata, divertente ed irresistibile energia del comunque incomparabile capostipite.

Mamma Mia! Ci Risiamo
Mamma Mia! Ci Risiamo
Summary
"Mamma Mia! Here We Go Again"; di Ol Parker; con Lily James, Amanda Seyfried, Christine Baranski, Julie Walters, Pierce Brosnan, Colin Firth, Stellan Skarsgård, Andy Garcia, Dominic Cooper, Cher, Meryl Streep, Jeremy Irvine, Alexa Davies, Jessica Keenan Wynn, Josh Dylan, Hugh Skinner; musical; USA/G.B., 2018; durata: 114'.
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