Jane Eyre

Jane Eyre

- in Film 2011, Recensioni
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Inghilterra, primo Ottocento. Dopo un’infanzia infelice, trascorsa tra le angherie subite dalla crudele zia Reed (Sally Hawkins) e la spietata educazione impartitale in orfanotrofio, la giovane Jane Eyre (Mia Wasikowska) spera di iniziare una nuova vita accettando l’incarico di domestica e istitutrice nella grande tenuta di Thornfield, dimora dell’inquieto Edward Rochester (Michael Fassbender), verso il quale la ragazza comincerà ben presto a nutrire un profondo sentimento. Ma l’ambiguo padrone di casa nasconde però un segreto sconvolgente.

Ultima di una ventina di trasposizioni più o meno convincenti (tra cui la celebre versione di Zeffirelli, penalizzata dai limiti del suo stile spesso all’insegna dell’oleografia sentimentale), quest’ultima riduzione cinematografica del capolavoro di Charlotte Bronte convince e si fa notare soprattutto per il suo curioso registro stilistico: con l’arguta intuizione di snodare la storia in un lungo flashback funzionale alla narrazione (complice l’attento lavoro di sceneggiatura dell’inglese Moira Buffini), il californiano regista Fukunaga affronta il manierismo della classica love gotica e sventurata in costume con un fresco piglio glamour abilmente controllato, il tutto senza perdere di vista la massiccia vena di mistero che la pervade (spesso bypassata nei precedenti adattamenti), riuscendo così nella difficile impresa di cogliere con moderna efficacia il cuore e lo spirito del testo d’origine. Curato nella gustosa confezione di classe (fotografia di Adriano Goldman, musiche di Dario Marianelli, costumi candidati all’Oscar di Mary Zophres) e recitato benissimo da un’ottima squadra di interpreti: perfetti i due ormai lanciatissimi protagonisti Wasikowska e Fassbender, ma ne escono bene anche Jamie Bell e (ovviamente) la grande Judi Dench.

Jane Eyre
Jane Eyre
Summary
id.; di CARY FUKUNAGA; con MIA WASIKOWSKA, MICHAEL FASSBENDER, JAMIE BELL, JUDI DENCH, TAMZIN MERCHANT, SALLY HAWKINS, IMOGEN POOTS, SOPHIE WARD; drammatico; G. B., 2011; durata: 120’;
60 %
Voto al film
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4 Comments

  1. Concordo in pieno! E già che ci sono ti faccio i complmenti per il sito!

    1. @ perso nel mondo del cinema:
      Grazie mille per i complimenti! 🙂

  2. film da oscar
    almeno per la fotografia e i costumi (come hai giustamente notato)
    aggiungo che sono sbalordito dalla bravura delle giovanissime Romy S. Moore (10 anni) e Freya Parks (13, è quella che muore di tubercolosi); non è che sono pedofilo, semplicemente mi chiedo perché nel mondo anglosassone ci sono questi piccoli mostridibravura (recitano, ballano, suonano il violino, ecc) e da noi al massimo vanno in tv a cantare una canzoncina

    1. @ marco46:
      Perfettamente d’accordo: da un romanzo capolavoro, un film davvero molto riuscito.

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